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Trastevere, da Rione popolare a lifestyle di tendenza

19 luglio 2022

Nell’immaginario turistico mondiale, Trastevere evoca per eccellenza il cuore di cultura popolare della vera vita di Roma. Nel corso degli ultimi anni, però, il Rione è diventato anche un luogo dove scovare nuove tendenze ed immaginare un diverso approccio all’edilizia, che guarda al moderno e alla globalità con interessanti interventi di architettura green.

 

di Carlo Ragaglini

 


L’ex Cinema America


Trastevere non è un quartiere, ma uno dei Rioni storici della città di Roma; il più vasto e, insieme a Prati e Borgo, l’unico ad estendersi sulla riva destra del fiume Tevere (da cui, appunto, prende il nome Tras-Tevere, al di là del Tevere). Da sempre esso ha sempre rappresentato una “parte – non parte” della città; sia perché in antichità il fiume rappresentava un vero confine (tra i cittadini dell’antica Urbe e le popolazioni Etrusche di Veio) sia per la difficoltà di spostamento da una riva all’altra. Questa naturale distanza ha fatto sì che la storia di Trastevere sia stata attraversata da importanti trasformazioni che l’hanno portata a diventare, da quartiere popolare e proletario, un luogo molto ricercato per chi vuole vivere appieno “la vera Roma”.

 

Negli ultimi anni si sono concentrate nel Rione sia le nuove tendenze di tipo gastronomico (oggi con la maggiore concentrazione di offerta sotto questo punto di vista), sia per quanto concerne il lifestyle.

 

Rimane comunque che a Trastevere si sia conservata negli anni l’anima forse più autentica di Roma. Urbanisticamente il Rione conserva l’aspetto che nel medioevo doveva avere la città, fatto di viuzze strette e tortuose. L’assenza di pesanti interventi urbanistici (eccezion fatta per il Viale del Re, oggi Viale Trastevere, che ha diviso in due l’antica tessitura di strade e viottoli medievali), ha permesso la conservazione delle casette medievali a due – tre livelli, senza le sopraelevazioni che hanno man mano interessato il centro storico al di là del fiume. In questo modo si è conservato un connubio imprescindibile tra la cultura della popolazione e la sua immagine architettonica.

 


La ex Gil di Luigi Moretti, recentemente restaurata

 

Nel corso dei secoli Trastevere comunque non è rimasta ferma e anzi soprattutto recentemente ha rinnovato se stessa, attraverso il recupero sistematico di diverse infrastrutture e la creazione di nuove realtà enogastronomiche. Tra le operazioni di recupero più interessanti c’è il restauro della ex GIL, opera razionalista giovanile di Luigi Moretti, oggi di proprietà congiunta della Regione Lazio e del Comune di Roma Capitale. Nei suoi locali sono stati eseguiti importanti interventi di restauro che hanno permesso di realizzare la “We Gil”, un polo interattivo per i giovani nel Rione, e che hanno riportato in vita la “Sala Troisi”, cinema e spazio polifunzionale gestito dall’Associazione Piccolo America.

 

Per quanto concerne il settore della gastronomia, oggi grazie ad un nutrito numero di turisti e residenti stranieri, soprattutto statunitensi, Trastevere ha evoluto la sua offerta. Una delle ultime apparizioni è la nuova sede dello storico locale “Ombre Rosse” che, trasferitosi dal centro del Rione, ha scelto come location una terrazza sulle pendici del Gianicolo, dove è possibile consumare drink in un arredo ricercato e con un panorama sulla città davvero invidiabile. Tutta la struttura è realizzata in un corten che si inserisce nel contesto dell’architettura risorgimentale in maniera neutra, senza imporsi ma allo stesso tempo distinguendosi. Per gli interni è stato scelto un arredo minimale con rimandi al vintage americano: una nota di modernità in un contesto per anni relegato a installazioni molto tradizionali.

 

 


Il nuovo “Ombre Rosse” e l’edificio green di Piazza Ippolito Nievo


La capacità di rinnovarsi di Trastevere, negli ultimi anni, si è associata anche all’architettura dove attraverso nuove operazioni di cosiddetta “rigenerazione urbana” diverse parti degradate del rione sono state oggetto di riqualificazione con la realizzazione di nuove opere. Una delle più eclatanti è stata la costruzione di un nuovo complesso residenziale nella storica Piazza Ippolito Nievo, limitrofa alla vecchia stazione ferroviaria di Trastevere.  Qui il vecchio edificio per uffici è stato completamente demolito per lasciare il posto ad un’opera progettata dallo studio di architettura Bioedil Progetti. L’architetto Renato Guidi ha immaginato un involucro che, attraverso una “doppia pelle che riveste l’edificio garantisce la valorizzazione delle performance impiantistiche green e allo stesso tempo maggiore sicurezza e protezione dalle attività climatiche”. I tre corpi della costruzione sono riuniti all’interno da una corte dove trovano spazio attività di uffici, una palestra ed un roofgarden al nono piano con vista panoramica sulla città. L’utilizzo di pannelli solari ad alta efficienza garantisce la produzione di energia elettrica in modo sostenibile. Un intero piano dedicato ad uffici e attività professionali ne caratterizza un uso a 360 gradi che spazia tra il living, il working e lo svago, dando un nuovo layout di vita nel contesto storico del Rione.

 

E per il futuro, molti altri progetti sono in cantiere: la riqualificazione della rimessa Atac, il restauro della storica stazione del treno in Piazza Nievo e il recupero dell’ex Cinema America, progettato dall’architetto Angelo Di Castro. Probabilmente nei prossimi anni Trastevere farà ancora parlare di sé.

 

© tutte le foto sono di Carlo Ragaglini

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